Le seppie appartengono alla famiglia dei cefalopodi e sono diffuse nelle acque più tranquille del globo. Nel Mediterraneo vivono su fondali sabbiosi o fangosi, preferendo generalmente le basse profondità, e possono arrivare a misurare 35 cm e a pesare 2 kg. Hanno 10 tentacoli di cui 2 sono più lunghi degli altri e di solito li usano per difendersi, il resto del corpo è costituito da una sacca molto allungata e una caratteristica pinna tutt’attorno. Altri elementi che contraddistinguono questo mollusco marino sono il becco simile a quello degli uccelli, la conchiglia che si trova all’interno, che comunemente viene chiamata “osso di seppia”, la sacca di inchiostro e la capacità di mimetizzarsi che gli permettono di sfuggire ai nemici e di essere un efficace predatore.
La tradizione veneta offre molte ricette per cucinare le seppie: in un risotto assieme alle vongole, fritte come antipasto oppure arrostite alla griglia come fanno a Chioggia. La ricetta più apprezzata è sicuramente quella delle seppie al nero. Ogni famiglia veneta custodisce i propri segreti per la preparazione di questo piatto, semplice ma dal gusto e dall’aspetto inconfondibili. Di solito infatti, si accompagna con la polenta bianca, sia morbida che grigliata a seconda dei gusti, che ben contrasta il sugo arricchito con qualche goccia di nero che accompagna le tenere striscioline di seppia. Per un effetto ancor più scenografico ci si può condire degli spaghetti per un primo piatto da veri gourmet.
E voi? Come preparate le freschissime seppie di Ittica Center?